Zorba non è intero e nemmeno Buddha lo è. Ma quando guardo nel profondo di Zorba, qualcosa manca, non c’è un’anima ! Anche quando guardo Buddha, qualcosa manca, non c’è il corpo! Un incontro è necessario. Il grande incontro tra Zorba e il Buddha. (Osho)
In molti mi chiedono la ragione per la quale ho scelto di dare il nome “Zorba Il Buddha” al nostro centro di meditazione. Il motivo è che questo è il testamento che ci ha lasciato il Maestro, come potete apprendere di seguito dalle sue stesse parole.
Questo per me è uno dei punti più essenziali e fondamentali: se sei profondamente radicato nel materialismo non puoi elevarti alla spiritualità. L’Oriente ha commesso un errore cercando di raggiungere le stelle senza andare in profondità nella terra, ed è stato un fallimento completo. L’Occidente ha commesso un altro errore: ha continuato a estendere le sue radici nella terra, nella materia, e si è completamente dimenticato delle stelle.
Per questo continuo a mettere l’accento sul fatto che ognuno di voi deve essere uno Zorba il Buddha. Zorba è il radicamento nella terra e Buddha è il desiderio intenso di volare fino alla libertà suprema, di raggiungere uno spazio senza limiti.
A entrambi occorre una grande sintesi. Il nostro mondo soffre perché non siamo stati in grado di creare una sintesi tra Oriente e Occidente, tra terra e cielo, tra spirito e materia, tra l’interiore e l’esteriore. Se questa grande sintesi non verrà realizzata, l’umanità non ha speranza.
Una delle ragioni per cui l’uomo non è ancora civilizzato è la divisione tra mente, corpo e anima. Questa divisione è stata predicata da tutte le religioni del mondo. Esse hanno condannato il corpo, e alcune hanno anche condannato la mente. Ma hanno lodato l’anima.
Il risultato non è stato quello che si aspettavano. Il risultato è stato uno strano avvelenamento dell’umanità. La gente non ha abbandonato il corpo, non ha abbandonato la mente, ma ha cominciato a sentirsi colpevole per entrambi. Ha perso il rispetto di se stessa, ha perso il contatto con la saggezza del proprio corpo, e ha perso il dominio della propria mente. Il fatto è che, a meno che questi tre elementi lavorino in una totale unità organica, un uomo non è integro.
E un uomo che non è integro non può essere neanche spirituale.
Il mio approccio fondamentale è: non sono contro il corpo, non sono contro la mente; sono assolutamente per l’unità, per una sinfonia e sincronicità tra queste tre sfere. Una persona può sentirsi realizzata e completa solo quando questi tre elementi operano in armonia totale.Io sono per la crescita spirituale dell’uomo, ma la considero in un contesto complessivo. Non è una cosa separata, unidimensionale; è un fenomeno multidimensionale. Presuppone una rivoluzione nella società, nell’economia, nella struttura politica; presuppone un cambiamento radicale in tutto ciò che ci ha dominato finora.
Zorba Buddha afferma tutto ciò che questa terra ha da offrire – tutti i fiori, tutti i piaceri – e rivendica anche tutte le stelle del cielo. Zorba è cieco: non può vedere, ma può ballare, cantare, divertirsi. Il Buddha può vedere, ma può solo vedere. È solo un occhio, solo chiarezza e percezione – ma non sa ballare. È un idiota, non può cantare, non può gioire. È ora Il mondo brucia e la vita di tutti è in pericolo. L’incontro tra Zorba e il Buddha può salvare tutta l’umanità. Il loro incontro è l’unica speranza … Buddha può contribuire con la coscienza, con chiarezza, con gli occhi per vedere oltre, gli occhi per vedere ciò che è quasi invisibile. Zorba può dare l’intero essere alla visione del Buddha – e la sua partecipazione farà in modo che non rimanga solo una visione asciutta ma uno stile di vita estatico
Dobbiamo creare una discontinuità con il passato. Solo allora può nascere un uomo nuovo, uno che sia veramente spirituale, che abbia una dimensione cosmica. Abbiamo bisogno di un tipo diverso di santità. Ho chiamato quel tipo diverso di santo, Zorba il Buddha.
OSHO