Un ritiro dal mondo anche solo di due giorni per meditare, un buon modo per rallentare e svuotare la mente, ancora più efficace se frequentato individualmente.
Con l’esperienza ho potuto constatare la forza e la profondità del ritiro individuale di meditazione, un ritiro che ho strutturato per aiutarti ad entrare nelle tue profondità, in quel recondito punto di luce che la tua mente razionale ha celato. Il luogo senza dubbio mi aiuta molto nella conduzione: il silenzio che permea l’aria, la tranquillità delle verdi colline e l’accoglienza del bosco creano il giusto scenario in cui svolgere le varie tecniche di meditazione. Il ritiro è molto intenso e chiaramente non è per tutti, ma se senti il richiamo verso il tuo vuoto allora fa per te. In genere chi si avvicina a questo genere di percorso, si lascia trasportare con fiducia dentro il proprio essere e in alcuni momenti il vuoto che scaturisce dalla meditazione può portarlo a comprendere e vedere quello che normalmente e velato dalla quotidianità.
Il cammino è sempre il medesimo: la visione dei propri meccanismi e condizionamenti, la testimonianza senza giudizio, la comprensione del ruolo che essi hanno avuto nella crescita interpersonale, lo sgravio dalle energie pesanti che li hanno generati e l’immissione di energia leggera, luminosa e positiva per sanarli. Le condizioni ideali per tale cammino sono il silenzio mentale e il vuoto interiore entrambi raggiungibili con la pratica della meditazione. Le pratiche che ho ideato per tale lavoro mirano ad aiutarti nel raggiungimento dei tuoi intenti e sono di vario tipo: attive di movimento energetico, catartico e celebrativo; depurative e di decontrazione; di immaginazione creativa e di immersione totale nella natura.
Nei saluti di commiato in uno dei ritiri è emerso un particolare che me ne ha confermato l’efficacia: Maria si porta a casa il silenzio e si sente piacevolmente svuotata, ha rallentato, si è alleggerita dal brontolio incessante che la mente ordinaria ci impone. Un buon inizio per il tempo a venire.