Essere un Umano vuol dire vivere nel presente pienamente consapevole di tutti gli strumenti che l’evoluzione gli ha donato, tra i quali il più potente è la mente con la sua intelligenza.
«Un essere umano consapevole e perfettamente integro torna a far parte della natura, vede realmente ciò che lo circonda e non si fa illudere dalla sua mente e dai suoi condizionamenti.
Un essere umano inconsapevole è in divenire, si sta evolvendo, sta sperimentando, sta imparando. Ciò è del tutto normale, è una legge naturale. Non vi è alcun giudizio, egli semplicemente non è consapevole, è come il bimbo che non sa ancora chi sarà e cosa farà da grande. Questo essere inconsapevole ha in mano però uno strumento potentissimo: la mente, la quale lo domina rendendolo schiavo.
Tu hai toccato il punto, la questione, cruciale: “Come fare a conoscersi? Ed io aggiungo: come prendere in mano il timone della propria vita? “Uomo conosci te stesso” una frase inflazionata detta e ridetta, ma quanti ti hanno mai spiegato come fare? Da millenni se ne sono occupate filosofie, religioni, e scienze di tutti i generi. Costruzioni della mente, di quello strumento che ha preso il sopravvento. Io ti dico conoscere te stesso è molto semplice, talmente banale, talmente vicino a te che non riesci a metterlo a fuoco. Se vuoi conoscere te stesso devi semplicemente osservarti con distacco e senza giudizio.
Ecco come fare: fermati nel presente, osserva il tuo corpo, senti il tuo respiro, il battito del cuore, il peso della tua struttura, gli odori che ti circondano, i tuoi piaceri fisiologici, la fame, la sete, il sesso. Ora allo stesso modo osserva la tua mente: i pensieri che vanno e vengono, l’ansia e le paure per quello che hai fatto o per quello che ti riserva il futuro. Riconosci la capacità della tua mente di fare progetti, di risolvere problemi, la sua grazia nel farti provare emozioni e sentimenti. Osserva tutto ciò. Guarda come se stessi guardando un film. Tu sei lo spettatore e stai osservando il tuo corpo, la tua mente e tutte le emozioni che ne scaturiscono. Dal momento che puoi guardare il film, capisci bene che tu non sei il film ma sei qualcuno al di fuori di esso. Sei il testimone che osserva tutti i meccanismi prodotti dalla tua mente e che influenzano la tua vita. Non giudicare la tua mente come non giudichi il tuo corpo. Non giudicare le tue pulsioni e le tue emozioni. Semplicemente osservale e capirai che esse non sono te. Assecondale con simpatia, e quando ti porteranno in giro prendendo il sopravvento fermati e osservale, con amore, come osservi un bimbo che ha appena combinato una marachella. Se farai ciò imparerai a conoscerti e, col tempo e la pratica, capirai quali sono i segreti reconditi della natura dell’essere” Umano”. Ti sentirai in pieno accordo con l’universo, una piccola cellula di esso. Osservandoti vedrai finalmente che va tutto bene l’evoluzione è una madre benevola, ed il suo desiderio e che tutto proceda.
L’ intelligenza umana, riposta nella mente, è frutto della evoluzione. Come i delfini si sono evoluti trasformandosi per vivere in acqua, così l’essere umano si è evoluto nel cervello sviluppando un’intelligenza capace di portarlo a colonizzare l’intero pianeta, e che lo porterà sicuramente a colonizzare altri mondi a patto che smetta di comportarsi da predatore e rispetti le leggi naturali della sostenibilità.
La mente però si è evoluta al punto di vivere di vita propria e, se non viene imbrigliata dalla tua coscienza, è in grado di prendere il sopravvento sulla tua vita. La mente uno strumento formidabile, facilmente condiziona-bile creatrice di quei meccanismi tali da permetterti di guidare un’automobile o di suonare un pianoforte, ma anche di farti vivere nell’ansia e nelle paure quando ti lasci trasportare nel futuro o nel passato dalle sue elucubrazioni. La tua mente può farti vivere l’inferno in terra oppure soddisfare tutti i tuoi desideri e sogni; tutto dipende da te, dalla tua capacità di saperla riconoscere come strumento nelle tue mani, e diventare così il regista del film della tua vita.
La tua mente è il frutto dell’evoluzione, è la materia che ha preso coscienza di sé. Grazie a lei quel pugno di umani, che partii dall’ Africa nella notte dei tempi, ha colonizzato l’intero globo. Non sminuirla, ma impara a conoscerla, e a sfruttarla a tuo vantaggio. Quando la capirai apprenderai che il processo inarrestabile di crescita e di conquista da lei svolto, ti ha permesso di essere quello che sei adesso. Quindi ringraziala, non umiliarla.
Ora però è arrivato il momento di fare un passo avanti. L’ umanità sta iniziando un ulteriore evoluzione verso la consapevolezza, sta intraprendendo la strada che la porterà ad abbandonare il bisogno di filosofie a cui appoggiarsi, scienze da cui avere risposte, religioni a cui chiedere il paradiso.
Nella storia dell’Umanità vi sono stati esseri illuminati che hanno cercato di svegliare le masse, per aiutarle a compiere un balzo in avanti ma non sempre il loro insegnamento è andato a buon fine, soprattutto quando la loro missione è stata fraintesa e dopo la loro morte è nata una religione, una pratica o una filosofia. Il vero scopo di un maestro è aiutare il discepolo a crescere, fornendogli gli strumenti adatti a diventare un Essere Umano, non creare una religione.
Se la prima grande evoluzione dell’essere umano è partita con lo sviluppo della sua intelligenza, quando scendendo dagli alberi si è alzato al rango di bipede, la seconda evoluzione la stiamo vivendo in questo frangente storico. Lo sviluppo della tecnologia, dell’agricoltura intensiva, delle comunicazioni ha svincolato gran parte dell‘umanità dal gravoso e faticoso compito della sopravvivenza, regalandogli il tempo per porsi domande sul ruolo che l’uomo ha nell’universo, ma soprattutto sperimentare e fare propri gli insegnamenti di quei maestri che nell’ ignoranza dei tempi bui troppo volte sono stati fraintesi e utilizzati dai potenti per soggiogare la massa. La nuova umanità, il frutto della nuova evoluzione, è già in embrione in tutti voi, basta ascoltare la sua flebile voce. Il processo è inarrestabile ormai, e ci porterà ad integrarci con l’universo stabilendo quell’equilibrio che finalmente ci renderà consapevoli che non siamo altro che una piccola cellula di un organismo immenso»
Tratto dal sequel del romanzo Dialogando con il Maestro